Su marmellata e confettura stiamo diventando attentissimi: non entrerà mai in casa una che non sia light!

Poco importa che abbia quella consistenza gelatinosa e non si senta il gusto, l’importante é che sia senza zuccheri.

Cerchiamo di capire se ne vale la pena.

Confetture e marmellate

Intanto la classicista che è in me impone di evidenziare le differenza tra le due diciture.

Il termine confettura si riferisce a tutte le conserve di frutta, ad eccezione di quelle a base di agrumi.

Quelle a base di agrumi si chiamano invece marmellate.

Insomma, il contrario di quanto abbiamo sempre fatto e sì, quando la mattina fate colazione la maggior parte delle volte state facendo PANE BURRO E..CONFETTURA!

Lo zucchero aggiunto in confetture e marmellate

Per garantirne sapore e conservazione, confetture e marmellate devono necessariamente contenere degli zuccheri. Non ci sono differenze dal punto di vista calorico né di salubrità tra i diversi tipi di zuccheri: che ci sia lo zucchero di canna o bianco o lo sciroppo d’agave il prodotto sarà egualmente sano.

Troviamo sempre più spesso in commercio confetture che riportano le diciture che vedete sotto, facendo leva sul desiderio della gran parte della popolazione di ridurre l’apporto calorico e di zuccheri.

Troviamo le diciture:

• “Solo zuccheri della frutta”
• 100% frutta

Ma è davvero così?

In realtà, è tutto dovuto al fatto che il caro saccarosio, chiamato zucchero, ha ormai una brutta fama e il marketing si è ingegnato per farlo sparire dall’etichetta.

Se non c’è lo zucchero (saccarosio) vuol dire che è senza zuccheri?

NO. L’industria alimentare ha sostituito lo zucchero (saccarosio) con altri tipi di zuccheri, di solito succo d’uva e/o succo di mela.

Questi succhi contengono fruttosio e glucosio che sono a tutti gli effetti degli zuccheri, identici allo zucchero comune (saccarosio = fruttosio+glucosio).

Ma provengono dalla frutta e ci danno l’impressione di essere più salutari.

Percheé la frutta fa bene.

Poco importa se per frutta si intende anche le fibre, la buccia, i semi, la polpa e non solo il succo zuccherino.

Questo è a tutti gli effetti un modo di mistificare le informazioni, ingannando il consumatore.

Il prodotto con succo di mela /uva e quello con lo zucchero sono identici dal punto di vista nutrizionale.

La multa a Rigoni di Asiago

Fino a qualche anno su un prodotto Rigoni di Asiago scrivevano ‘Senza zuccheri aggiunti‘ (cosa non vera perchè i succhi sono comunque fonti di zuccheri), Ecco, l’azienda è stata multata dall’Antitrust per pubblicità ingannevole: è stato imposto di cambiare la dicitura in ‘Contiene solo zuccheri della frutta’.

Questo per farvi capire che la sostituzione del saccarosio con zuccheri della frutta contenenti COMUNQUE saccarosio e fruttosio, è una semplice strategia di marketing.

E se ci cascate siete delle vittime del marketing, non state facendo una scelta salutistica.

La prossima volta che acquistate una marmellata dolcificata con solo succo di uva o di mela, pensate se ne vale la pena (magari ci piace anche meno di quella comune..). Imparando a prendere i prodotti e a girarli qualche secondo per sbirciare l’etichetta, ci vuole davvero un attimo.

Se ne volete sapere di più vi rimando all’articolo di qualche anno fa del nostro amichevole chimico di quartiere, Dario Bressanini.

Cosa controllare prima di acquistarle?

In una marmellata e in una confettura il primo ingrediente deve necessariamente essere la frutta. Se al primo posto c’è il dolcificante (qualunque esso sia, dallo zucchero al succo di mela), rimettiamola gentilmente sullo scaffale e scegliamone un’altra.

Se la frutta è al primo posto, controlliamo che sia fatta con il 70-80% di frutta.